martedì 1 aprile 2008

Il Federalismo come Responsabilità

Ciò che insegna la vicenda rifiuti in Campania è l’assoluta mancanza di responsabilità civile, politica, istituzionale, sociale verso sé stessi e verso la comunità e verso l’Italia.
Sono irresponsabili i singoli cittadini che non selezionano i rifiuti, che non usano i cassonetti e usano la strada, che bruciano l’immondizia, che protestano solo a danno già arrecato. Sono irresponsabili i Sindaci e gli amministratori locali, provinciali e regionali che richiamano le responsabilità di altri sottacendo le loro. Sono irresponsabili le parti organizzate della società, che assistono inermi allo scempio. Sono irresponsabili le istituzionali nazionali quando erogano quantità inusitate di denaro pubblico dei contribuenti, non ne verificano i risultati in modo continuativo e non procedono con le penali del caso.
Con aspetti molto diversi ma nella sostanza è uguale l’irresponsabilità di quanti oggi strumentalizzano per fini elettorali la vicenda Malpensa, dimostrazione della irresponsabilità di una classe politica ed economica del profondo Nord, che non accetta le regole del mercato e quando serve chiede che tutti i contribuenti paghino le loro scelte sbagliate. Quello che più manca oggi al nostro paese è la capacità di essere responsabili, di avere chiari e ben definiti i livelli di responsabilità, da quelli dei singoli cittadini a quelli dei diversi livelli di rappresentanza, istituzionale e non solo. Per questo il programma del PD deve avere un forte richiamo al federalismo, inteso come definizione, all’interno di uno stato unitario ed indivisibile, di livelli precisi e puntuali di responsabilità. Dove si rende indispensabile avere strumenti per verificare il livello di corrispondenza tra la capacità di decisione e l’efficacia della spesa pubblica, dove sia sempre più verificabile il rapporto tra prelievo e spesa pubblica. Compreso la forte responsabilizzazione di tutti verso il deficit dello Stato che deve essere assolutamente ridotto nel corso di pochi anni. Dove i processi di riforma istituzionale devono procedere secondo quanto stabilito nella carta costituzionale in materia di autonomia, modificando il bicameralismo perfetto ed introducendo il senato delle autonomie, introducendo un federalismo fiscale che permetta una compartecipazione responsabile alle entrate e che permetta alle regioni virtuose di avere le risorse per continuare processi di sviluppo e che al contempo preveda forme di perequazione per le aree più disagiate, ma sempre con meccanismi forti di controllo sulla efficacia della spesa rispetto gli obiettivi.

Palma Costi, Gianluca Borghi

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